Mendelssohn Sonata per organo, op. 65 n. 2

Mendelssohn pubblicò le sue Sei Sonate per organo op. 65 nel 1845. Si era guadagnato la reputazione di organista per le sue capacità di improvvisazione e per la sua eccellente esecuzione della musica di Bach. Queste qualità divennero evidenti nelle sonate per organo, che furono commissionate come "insieme di volontari" dagli editori inglesi Coventry e Hollier nel 1844. L'annuncio originale dell'editore si riferiva all'opera come La Scuola di Suonare l'organo di Mendelssohn, ma questo titolo fu abrogato. su richiesta del compositore. L'uso del termine sonata quando si parla di questi brani non si riferisce alla sonata classica, ma alla sonata come intesa da Bach: una raccolta o suite di vari brani. Le sonate includono riferimenti a numerosi corali di Bach. Sono brani tecnicamente impegnativi, e l'organo deve essere in ottima forma per consentire di eseguirli in maniera corretta. Lo stesso Mendelssohn declinò l'invito a suonare le Sonate durante la sua visita in Inghilterra, sostenendo che l'organo era troppo pesante.
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Registrazioni

Sonata no. 2 in C minor - I. Grave, II. Adagio
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Sonata no. 2 in C minor - III. Allegro maestoso e vivace, IV. Fuga. Allegro moderato
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