Johann Sebastian Bach scrisse i suoi Diciotto Grandi Preludi Corali, BWV 651-668 durante il suo ultimo decennio a Lipsia (1740–1750), da opere precedenti composte mentre era organista alla corte di Weimar. Le opere costituiscono una raccolta enciclopedica di preludi corali su larga scala, in una varietà di stili risalenti al secolo precedente, che Bach perfezionò gradualmente nel corso della sua carriera. Insieme all'Orgelbüchlein e al Clavier-Übung rappresentano il vertice delle sue opere religiose per organo. L'ampiezza degli stili e delle forme rappresentate dai Grandi Diciotto è tanto varia quanto quella del Clavicembalo ben temperato. I brani sono di grandi dimensioni e spesso epici, se paragonati all'intimità in miniatura dei preludi corali dell'Orgelbüchlein. Molti dei preludi corali rendono omaggio a modelli molto più antichi della tradizione liturgica tedesca, ma è altrettanto visibile l’influenza parallela della tradizione concertistica italiana. È un omaggio di metà Settecento alle tradizioni musicali del secolo precedente.