Il Quintetto per archi n. 3 in do maggiore, K. 515 fu terminata da Wolfgang Amadeus Mozart nel 1787 e pubblicata due anni dopo. Come tutti i quintetti d'archi di Mozart, è un "quintetto di viola", composto da quartetto d'archi e una viola extra. L'opera fu completata in aprile, meno di un mese prima del completamento della sua tempestosa K. 516. L'opera è nella forma standard in quattro movimenti, sebbene pubblicata con i movimenti centrali in ordine inverso, con il movimento 'scherzo' che precede quello 'lento'. movimento: le intenzioni finali di Mozart sull'ordine del movimento non sono del tutto note, ed entrambi gli ordini sono comuni tra i musicisti da camera. Il primo movimento ha una portata enorme, essendo infatti la più grande forma di sonata prima dell'opera di Beethoven. L'opera di Mozart ispirò Schubert a scrivere il suo quintetto d'archi nella stessa tonalità, anche se utilizzando due violoncelli invece di due viole.