Il Quartetto per archi n. 8, era il secondo dei tre del suo ciclo di quartetti d'archi "Razumovsky" e un prodotto del suo periodo "medio". Lo pubblicò nel 1808. Il terzo movimento utilizza un tema russo utilizzato anche da Mussorgsky in Boris Godunov e da Rachmaninoff nei suoi 6 Morceaux, op. 11. La canzone originale, Gloria al sole, fu pubblicata nel 1790. Beethoven, tuttavia, la usò in modo poco gentile. Secondo Kerman, "Sembra che il conte Razumovsky sia stato abbastanza privo di tatto da consegnare la melodia a Beethoven, e Beethoven la sta piantando nel terreno per vendetta". Parti del brano con forti tendenze armoniche toniche vengono armonizzate con la dominante e viceversa; molti ascoltatori hanno trovato questa parte del quartetto piuttosto divertente, soprattutto in contrasto con il contrappunto "da quaderno" che la precede (un altro esempio di parodia di esercizi di contrappunto può essere trovato nello scherzo del Quartetto n. 10)
